La Fortezza del Priamar
savona
BREVE DESCRIZIONE
La Fortezza del Priamar venne costruita negli anni Quaranta del 1500 dalla Repubblica di Genova su progetto dell'ingegnere militare Giovanni Maria Olgiati. Questa sorge su un promontorio abitato fin dalla Preistoria, con insediamenti risalenti all'età del Bronzo. Il nome "Priamar" deriva probabilmente dal ligure antico "pria a mà", ovvero "pietra sul mare". Tuttavia, se oggi è uno dei luoghi più iconici di Savona, la costruzione della fortezza rappresentò una ferita profonda per la città: per ottenere lo spazio necessario, fu demolito l'intero quartiere medievale, inclusa la Cattedrale di Santa Maria di Castello, suscitando un forte risentimento tra i savonesi, che videro crollare un simbolo identitario. Nei secoli successivi la fortezza subì diverse modifiche e il suo utilizzo fini per soddisfare diverse esigenze; tra cui quella di prigione.
Dopo un lungo periodo di abbandono, la Fortezza del Priamar è stata restaurata e oggi è un vivace centro culturale.
QUESTO LUOGO È IMPORTANTE PERCHÉ
La fortezza ha un valore profondo e per la sua stratificazione storica e simbolica. Oggi è un luogo di passeggiate, eventi e memoria collettiva, parte integrante della quotidianità cittadina.
La fortezza ospita il Museo Archeologico, che racconta la storia millenaria di Savona, il Museo Sandro Pertini, dedicato all'ex Presidente della Repubblica, e il Museo Renata Cuneo, che omaggia l'artista savonese. Quest’ultima è stata una figura significativa dell’arte del Novecento molto legata alla tradizione locale. Nel 1937 inizia a lavorare la ceramica, sperimentando nuove forme espressive. Sarà la prima donna a esporre con una mostra personale alla Biennale d’Arte di Venezia nel 1942. Oggi è ricordata come un punto di riferimento per l’arte ligure, savonese nello specifico, e per la presenza femminile nel panorama artistico italiano.
CURIOSITÀ
Nel 1830, vi fu imprigionato Giuseppe Mazzini, che qui concepì parte della sua idea di "Giovane Italia". Quest’ultima divenne l’anno successivo un movimento politico rivoluzionario il cui scopo era di unificare l’Italia in una nuova (ecco perché giovane) Repubblica democratica libera, indipendente e laica.