Cappella Balbi

savona

BREVE DESCRIZIONE

Originariamente parte di Villa Balbi, una dimora cinquecentesca appartenente prima alla famiglia Beccalla e poi passata ai Balbi, la cappella è sopravvissuta alla demolizione del complesso negli anni Trenta del Novecento, quando la villa venne abbattuta per far posto a nuove abitazioni. La cappella rimase protetta nel cuore della nuova area urbanizzata e per decenni è stata adibita ai più svariati usi. Nel tempo i suoi affreschi e pavimenti furono coperti e dimenticati, fino agli anni Ottanta quando tramite progressivi restauri sono stati riportati alla luce. Oggi la cappella appartiene alla Croce Bianca savonese, che l’ha recentemente riaperta al pubblico. Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) tramite una petizione l’ha inserita nella lista dei “Luoghi del Cuore”, al fine di proteggerla e sostenerla.

QUESTO LUOGO È IMPORTANTE PERCHÉ

La Cappella Balbi è un esempio di architettura sacra barocca urbana. Le volte e le pareti interne sono impreziosite da affreschi di notevole intensità cromatica, attribuiti al pittore savonese del Settecento Agostino Ratti. Il valore della cappella non sta solo nella sua bellezza artistica, ma anche nella sua storia di resistenza, che riflette lo spirito tenace di Savona e la capacità della città di rigenerarsi, conservando e riscoprendo i propri simboli nei momenti più difficili.

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