Santa Margherita Ligure

Benvenuti in questo pittoresco porto, situato nel Golfo del Tigullio.

Qui vi attendono un mare cristallino, percorsi panoramici che conducono a scorci mozzafiato, e la possibilità di scoprire un artigianato dalle radici antiche. I sapori autentici che qui si possono assaporare raccontano l’incontro perfetto tra mare e terra!

Nel VI secolo era un nucleo abitato prevalentemente da pescatori. A partire dal Medioevo, l’insediamento si sviluppò in due borghi principali: Pescino e Corte, tra i quali non erano infrequenti rivalità locali.

Nella prima metà del XIII secolo, il territorio di Santa Margherita Ligure venne sottomesso dalla Repubblica di Genova, divenendo parte della sua influenza politica e militare.

Alla fine del XVIII secolo, durante l’occupazione francese e la fine della Repubblica Genovese, il borgo e il territorio circostante entrarono a far parte del dipartimento del Golfo del Tigullio all’interno della nuova istituita Repubblica Ligure.

Allo stesso tempo, la zona venne suddivisa in due parti, denominati “cantoni”, e legati alle due parrocchie maggiori. I rapporti tra i due borghi furono segnati da conflitti tra i “Margheritini” (il cantone di Santa Margherita) e i “Giacomini” (il cantone di San Giacomo).

Le due frazioni vennero unite nel 1812 e, sotto il Regno di Sardegna, la località assunse l’attuale nominativo di Santa Margherita Ligure.

Cosa mangiare

A Santa Margherita Ligure, la tradizione gastronomica è un viaggio nei sapori della Liguria. Tra le specialità da non perdere c’è la celebre focaccia ligure, preparata con un impasto semplice e inconfondibile per la sua consistenza morbida e al tempo stesso croccante.

Una variante altrettanto amata è la focaccia di Recco, molto più sottile e farcita con un cremoso ripieno di formaggio: una prelibatezza da gustare calda, appena sfornata. Entrambe si possono assaporare nei due storici panifici Fior di Ponti e Pinamonti.

La cima alla genovese è un piatto caratteristico della cucina tradizionale casalinga, un tempo realizzata con ingredienti di recupero, oggi è un simbolo della cucina ligure. A base di carne di vitello, verdure, uova e aromi, viene cotto lentamente e servito freddo a fette.

Il legame con il mare si ritrova invece in una grande varietà di piatti a base di pesce, come il fritto misto di mare, il baccalà alla ligure o il cappon magro, un piatto a base di pesce e verdure, che si mangia solitamente nei giorni quaresimali.

Queste delizie si possono assaporare in alcuni ristoranti che portano avanti la tradizione gastronomica locale: Ristorante Beppe Achilli e Ristorante Oca Bianca, entrambi a conduzione familiare propongono un’atmosfera autentica.

Usanze locali, tradizioni e feste

Per quanto riguarda le tradizioni, le usanze e le feste di Santa Margherita Ligure, abbiamo già accennato ad alcune ricorrenze importanti, come la festa del 20 luglio, celebrata con una processione in onore della patrona Santa Margherita d’Antiochia, e quella dedicata a Nostra Signora della Rosa, che si tiene la quinta domenica dopo Pasqua.

In merito all’artigianato locale, oltre alla secolare tradizione del pizzo al tombolo, si distinguono anche la produzione artigianale di velluti e la decorazione delle case affrescate, espressioni autentiche della cultura e identità ligure.

La Liguria è una terra ricca di tradizioni artigianali che continuano a essere praticate ancora oggi. Tra queste spiccano i velluti e i damaschi genovesi, oltre alla già citata produzione di pizzi al tombolo.

Nella vicinissima Rapallo, lungo la strada che porta a Zoagli, si trova la Tessitura Artigiana Giuseppe Gaggioli. Si tratta di una villa storica dei primi del Novecento, dove prosegue la produzione di velluti e damaschi su telai antichi o modificati per garantire la qualità eccellente di un tempo.

I procedimenti, delicati e laboriosi, richiedono lunghi tempi di lavorazione: si producono infatti solo 40-50 centimetri di tessuto al giorno.

Le case affrescate della Liguria, in particolare in centri come Santa Margherita Ligure, rappresentano un’antica tradizione decorativa delle facciate. Gli affreschi includono motivi decorativi riconducibili agli stili gotico, barocco e liberty. Originariamente, questi ornamenti servivano anche a mascherare irregolarità o modifiche architettoniche avvenute nel tempo. Oggi contribuiscono a donare ai vicoli costieri un’atmosfera pittoresca e dal fascino inconfondibile.

Dintorni da scoprire

Un percorso e posto di notevole bellezza è il Sentiero di San Rocco – Punta Chiappa – San Fruttuoso.

Si tratta di un cammino panoramico, impegnativo a causa del dislivello, che attraversa il Parco di Portofino e conduce all’Abbazia di San Fruttuoso. Questo luogo, oltre che per la sua straordinaria bellezza, affascina anche per la leggenda a cui è legato. Secondo il racconto, un tempo un drago abitava la baia, rappresentando una grave minaccia. La situazione cambiò con l’arrivo di un angelo, che accompagnava Giustino e Procopio, discepoli di San Fruttuoso: l’angelo affrontò e sconfisse la creatura, permettendo così ai due seguaci di costruire una chiesa in onore del loro amico e guida spirituale.

L’abbazia, edificata tra il X e l’XI secolo e per lungo tempo sede di monaci benedettini, è un gioiello medievale incastonato nel Parco Naturale Regionale di Portofino. Restaurata dalla famiglia Doria, è stata donata al FAI nel 1983.

 

La Passeggiata dei Baci è uno dei percorsi più conosciuti e quindi praticati di Santa Margherita Ligure, questo perché permette di affacciarsi su panorami marittimi mozzafiato e al contempo ammirare una rigogliosa vegetazione mediterranea della costa. Il cammino collega Paraggi alla Chiesa del Divo Martino di Portofino. Nel 2019, la passeggiata è stata oggetto di un importante intervento di riqualificazione, che ha migliorato l’accessibilità e valorizzato punti strategici. Paraggi, da dove parte la passeggiata, è un piccola frazione incastonata in una baia meravigliosa; con la sua acqua cristallina, rappresenta un posto unico nella costa ligure.

 

Infine, Portofino è uno dei luoghi più iconici della Liguria, ma per motivi turistici anche d’Italia, ed è conosciuto per il suo porticciolo pittoresco e colorato. Qui di particolare meraviglia è il Faro di Portofino, costruito nel 1870 e alto 12 metri. Lo si raggiunge tramite una passeggiata al termine della quale si accede ad una vista straordinaria sia durante il giorno che durante il tramonto. Non solo è un simbolo della tradizione marinara della zona, ma è anche un luogo amato dalla comunità locale. Il faro è completamente automatizzato ed oggi sotto la gestione della Marina Militare.

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