Vecchia darsena e Torre Pancaldo
savona
BREVE DESCRIZIONE
La Vecchia Darsena era il primo porto cittadino, fulcro della vita marittima sin dal Medioevo.
La Torre Leon Pancaldo, colloquialmente “la Torretta”, accoglie i visitatori all’ingresso della Darsena. La torre viene menzionata con un altro nome per la prima volta nei documenti del 1392 come parte integrante della cinta muraria e della porta d’accesso al porto. Sopravvissuta alla distruzione delle mura da parte dei Genovesi nel 1527, la torre rimase isolata, subendo nel tempo vari rimaneggiamenti architettonici.
L’attuale nome è in onore al navigatore savonese Leon Pancaldo, compagno della storica spedizione attorno al mondo guidata da Ferdinando Magellano.
L’edificio presenta una pianta quadrata di circa sei metri per lato e un’altezza di oltre venti metri. Caratterizzata da una base scarpata e da una elegante merlatura di tre ordini di archetti gotici su tre lati, sulla facciata verso il mare è presente un affresco settecentesco con lo stemma della Repubblica di Genova e un’edicola con la figura della Nostra Signora della Misericordia, patrona della città.
QUESTO LUOGO È IMPORTANTE PERCHÉ
Con la sua posizione strategica lungo il Mar Ligure, Savona ha sempre giocato un ruolo cruciale nei traffici marittimi del Nord Italia. Già in epoca medievale, la Vecchia Darsena rappresentava l’unico approdo sicuro della zona, utilizzato per il commercio di legname, sale e altre merci vitali. Non a caso, i savonesi lo chiamavano “cu de Beu”, dal francese quai de bois, ovvero “molo del legname”: era qui che attraccavano le navi provenienti dall’estero, scaricando tronchi destinati alla lavorazione o alla costruzione navale.
Il molo era ed è ancora oggi il cuore pulsante della vita quotidiana, alimentando per secoli l’economia cittadina. Attorno alla darsena sorgevano le case popolari, i magazzini, le cantine per la conservazione e i piccoli cantieri.