MARRADI
Toscana
PERSONAGGI STORICI
Dino Campana
Il nome di Marradi si associa facilmente a quello del visionario poeta Dino Campana, che qui nacque il 20 Agosto
1885. Condusse vita disordinata e randagia, viaggiando in parecchi paesi d'Europa e d'America, facendo i più diversi e spesso più umili mestieri. Capitato a Firenze, nel 1913, fra gli scrittori della Voce e di Lacerba, ebbe da essi, e specie dal Soffici e dal Papini, i primi incoraggiamenti e riconoscimenti letterarî. Ma di lì a qualche anno, dando sempre più gravi segni di squilibrio mentale, fu rinchiuso nel manicomio di Castel Pulci (Firenze), dove morì il 1° marzo 1932.
Lanfranco Raparo
(1935- 2005) Quando, nel lontano 1962, il giovane artista Lanfranco Raparo giunse per la prima volta a Marradi, aveva alle spalle un’infanzia funestata dalla guerra, una giovinezza inquieta di studi e di ricerca artistica e un confuso desiderio di stabilità e di pace. Raparo è rimasto nel cuore della comunità marradese: tutti lo chiamavano il pittore di Marradi anche se era nato in Libia, nel 1935. Non lasciò più Marradi; restò qui a insegnare e a vivere per sempre, e fu un insegnante di strepitosa bravura, fuori dagli schemi delle teorie didattiche, capace di trasmettere emozioni e di far emergere attitudini nascoste, uno di quei rari maestri che negli scolari non travasano contenuti, ma accendono fiaccole.
“Dio mi guardi da quella gatta che davanti mi lecca e dietro mi graffia.”
Un equivalente potrebbe essere "Dagli amici mi guardi Dio che dai nemici mi guardo io". In altre parole, tenere d'occhio chi è apertamente ostile è più semplice mentre risulta complesso difendersi da chi, nonostante dimostri amicizia, non aspetta altro che coglierci in fallo e per questo si chiede l'aiuto di Dio.
COSA MANGIARE
Tortellini fritti di marroni
Per la sfoglia: 500 gr. di farina, 20 gr. di burro, ½ bicchiere d’acqua, ½ bicchiere di latte, 2 cucchiai di zucchero a velo.
Per il ripieno: 500 gr. di passato di marroni, 2 cucchiai di rhum, 2 cucchiai di alchermes, 2 cucchiai di zucchero a velo, 1 bustina di vanillina.
Preparazione: Per il passato procedere come per la torta, aggiungendo rhum, alchermes e zucchero: il ripieno deve presentarsi però piuttosto solido. Per l’impasto della sfoglia fare attenzione che il latte e l’acqua siano abbastanza caldi da sciogliere il burro. Procedere disponendo sulla sfoglia i bocconcini di impasto; chiuderli rovesciandovi sopra la stessa sfoglia e tagliarli con l’apposito attrezzo, dando loro la forma dei tortelli. Friggerli nell’olio di semi bollente e una volta raffreddati cospargerli di zucchero a velo e a piacere con alchermes.
Per il ripieno: 500 gr. di passato di marroni, 2 cucchiai di rhum, 2 cucchiai di alchermes, 2 cucchiai di zucchero a velo, 1 bustina di vanillina.
Preparazione: Per il passato procedere come per la torta, aggiungendo rhum, alchermes e zucchero: il ripieno deve presentarsi però piuttosto solido. Per l’impasto della sfoglia fare attenzione che il latte e l’acqua siano abbastanza caldi da sciogliere il burro. Procedere disponendo sulla sfoglia i bocconcini di impasto; chiuderli rovesciandovi sopra la stessa sfoglia e tagliarli con l’apposito attrezzo, dando loro la forma dei tortelli. Friggerli nell’olio di semi bollente e una volta raffreddati cospargerli di zucchero a velo e a piacere con alchermes.
Torta di marroni
Si tratta di un dolce preparato con i marroni, le castagne tipiche del luogo, formato da una base di sfoglia e un composto morbido, dal colore marrone scuro e lucido. Si prepara di solito in autunno-inverno. La produzione della torta di marroni avviene oltre che a livello familiare anche nei forni, nelle pasticcerie e nei ristoranti di Marradi e Palazzuolo Sul Senio. Le sagre del mese di ottobre sono un’altra occasione per assaggiare la torta così come altri dolci di marroni.
Faraona ripiena di salsiccia e marroni
La faraona è una delle carni maggiormente utilizzate soprattutto nel periodo natalizio. La carne di faraona è magra e ricca di proteine, con un sapore più aromatico rispetto al pollo o al tacchino. Per la farcitura, schiacciate un po' le salsicce e fatele rosolare in padella con il burro. Una volta cotte, lasciatele raffreddare. Sbriciolate buona parte delle castagne (alcune andranno lasciate intere per la cottura in forno), sbattete le uova nel latte e aggiungete tutto in padella, insieme al pane grattugiato, fino ad ottenere una salsa omogenea.
Riempite la faraona disossata con il composto e cucitela con un filo oppure arrotolate la carne con uno spago in modo da non far fuoriuscire la salsa. Adagiate la faraona in una teglia con lo scalogno e le restanti castagne che sono state lasciate intere. Infornate a 180°C per un'ora circa, sfumando di tanto in tanto con il vino bianco.
COSA VEDERE
Rocca di Castiglionchio
A Marradi il 25 luglio del 1358 viene scritta una pagina importantissima della Storia d'Italia, la Battaglia
delle Scalelle, celebrata in una tela del pittore marradese Lanfranco Raparo (1934-2005). Lo scontro vide
la Compagnia di Ventura mercenaria capitanata da Corrado di Wurttemberg, Conte di Landau, travolta e
sconfitta dal popolo in arme di Marradi e dei paesi vicini, avvantaggiato dalla conoscenza dei luoghi. Un
evento epocale, lodato dal Machiavelli che definì i marradesi “armigeri e fedeli” alla Patria Toscana.
Simbolo di quest'epoca di conflitti, la Rocca di Castiglionchio sorveglia ancora dall'alto la valle; di
fondazione alto medievale, è un luogo distintivo del paese e una facile escursione per tutti.
Centro di Documentazione sul Castagno
Visitare la sede del “Centro di Studio e Documentazione sul Castagno” a Marradi (FI) significa fare un tuffo nel mondo ricco e variegato del marrone. La sede museale è di fronte allo storico Palazzo Torriani.La location è splendida: si tratta di un palazzo antico, con un grande corridoio centrale, sul quale affacciano alcune stanze adibite a mostre permanenti. Il prodotto oggetto di interesse è il castagno, in quanto frutto ma anche in quanto albero monumentale.
Chiesa di San Lorenzo
A Marradi si può altrimenti passeggiare per le vie del centro storico, visitare la chiesa di San Lorenzo con le opere quattrocentesche del Maestro di Marradi, pittore allievo del
Ghirlandaio.
FOTOGRAFIE

Panoramica
Marradi, Toscana
Sandro Santioli

Teatro Animosi
Marradi, Toscana

Castagne Marroni
Marradi, Toscana